Indietro
Renata Rampazzi nasce a Torino dove compie i suoi studi e comincia giovanissima a dedicarsi alla pittura. Da '68 al '70 lavora a Salisburgo con Emilio Vedova, quindi a Parigi con il pittore cinese Zao Wou Ki e con la cerchia di artisti di Pierre Alechinsky. Alla fine degli anni '70 si trasferisce a Roma, dove vive e lavora, alternando lunghi soggiorni di lavoro a Parigi. Sue opere sono state utilizzate in scenografie e film di Visconti, Calopresti, Martone e Margarethe von Trotta.

Dagli anni Ottanta espone in Italia e all'estero in importanti musei, fiere e gallerie: il Palazzo dei Diamanti di Ferrara (1984), il Petit Palais d'Art Moderne di Ginevra (1989), il Palazzo dei Capitani di Ascoli Piceno (2005), l'Archivio di Stato di Torino (2006), la Galleria Nicolas Deman a Parigi, l'Istituto Italiano di Cultura di Parigi (2009), il Chiostro di S. Nicolò in occasione del 53° Festival dei Due Mondi di Spoleto (2010), l'ArtParis2011 con la galleria Marino al Grand Palais di Parigi (2011), Espace Culturel, Le Lavandou (2013), la Fondazione Giorgio Cini di Venezia (2018), il Museo Carlo Bilotti Aranciera di Villa Borghese di Roma (2020).
Tra le mostre collettive sono da ricordare: Panorama di Tendenze, Castel Sant'Angelo, Roma (1986), La struttura del gesto, Sala 1, Roma (1987), Esaedro, Galleria Civica d'Arte Contemporanea, Termoli (Campobasso) (1991), Gli Spazi Erranti, Studio S.Roma (1995), VIII Incontro con le Artiste Torinesi, Palazzo Cisterna, Torino (1999), Gli spazi dell'anima, Convento dei Cappuccini, Caraglio (Cuneo) (1999), Galleria Carlina, Torino (2001), Aspects of Contemporary Italian Art, The Gallery, Moscate (Oman) (2006), Potere inconscio e creatività, Villa Doria Pamphilj, Cascina Farsetti, Roma (2010), XLIII° Premio Vasto, Scuderie di Palazzo Aragona, Vasto (2011), SetteArtistiUnaMostra , Galeria del Cortile, Roma (2017)

Sue opere si trovano in numerosi Musei in Italia e all'estero e in molte fondazioni e collezioni pubbliche e private.

SEGNALATA BOLAFFI 1979 (Renzo Guasco) Menzione
SEGNALATA BOLAFFI 1985 (Luciano Caramel)
Avanti